Oggi ho ripreso con i miei mercoledì mattina in piscina. Qualche mese fa, leggendo Bestia di gioia, un volumetto di poesie di Mariangela Gualtieri, ho trovato queste parole che descrivono in maniera limpida e precisa come la vivo io, la mia oretta settimanale in ammollo. E ho sorriso.
Quando vuole pregare
lei va alla piscina comunale
mette la cuffia e gli occhialini
entra nell'acqua ma non è capace
di domandare, o forse non ci crede.
Allora fa una bracciata e dice
eccomi, poi ne fa un'altra
e ancora eccomi. Eccomi dice
ad ogni bracciata. Eccomi a te
che sei acqua e cloro
e questi corpo a mollo come spadaccini.
E nello spogliatoio, dopo, alla fine
prova sempre una gioia -
quasi l'avessero esaudita
di qualche cosa che non ha chiesto
che non sapeva. Che mai saprà
cos'era.
Quando vuole pregare
lei va alla piscina comunale
mette la cuffia e gli occhialini
entra nell'acqua ma non è capace
di domandare, o forse non ci crede.
Allora fa una bracciata e dice
eccomi, poi ne fa un'altra
e ancora eccomi. Eccomi dice
ad ogni bracciata. Eccomi a te
che sei acqua e cloro
e questi corpo a mollo come spadaccini.
E nello spogliatoio, dopo, alla fine
prova sempre una gioia -
quasi l'avessero esaudita
di qualche cosa che non ha chiesto
che non sapeva. Che mai saprà
cos'era.
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